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Trento, 19 giugno 2007
LA PROVINCIA PROMUOVA E PROPONGA UN MODELLO DI SVILUPPO ALTERNATIVO
AI NUOVI IMPIANTI SCIISTICI PREVISTI TRA FOLGARIA E LASTEBASSE

Proposta di mozione presentata da Roberto Bombarda
consigliere provinciale dei Verdi e Democratici per L’Unione

Premesso che
con la proposta di mozione n. 174/XIII del 24 agosto 2005 è stata documentata e dimostrata l’inconsistenza dell’ipotetico accordo transattivo tra le comunità di Folgaria (Trentino) e Lastebasse (Veneto) – cosiddetta “causa lastarolla” - attraverso il quale la Provincia di Trento avrebbe dovuto “pagare” con i soldi della collettività trentina un nuovo devastante carosello sciistico tra le località dei due comuni confinanti, in particolare tra Passo Coe e Fiorentini attraverso il nodo geografico di Costa d’Agra

visto che
in risposta all’interrogazione n. 264/XIII del 2 settembre 2004, il 25 maggio 2005 (ben oltre i termini regolamentari) l’assessore al Turismo della Provincia di Trento, Tiziano Mellarini rispondeva che “…Le ipotesi progettuali e finanziarie (del nuovo intervento sciistico, ndr) dovranno essere elaborate avendo riguardo al modello di proposta turistica più idoneo per la comunità di Folgaria, nonché nel rispetto delle previsioni urbanistiche e secondo principi di compatibilità ambientale. E’ chiaro che la Provincia Autonoma di Trento definirà le modalità di sostegno finanziario a favore del progetto soltanto dopo averne condiviso i contenuti; tale progetto andrà elaborato tenendo conto delle esigenze di sviluppo di tutto l’altopiano (compresi quindi Lavarone e Luserna) e avendo a riferimento come parametro di valutazione la piena compatibilità ambientale degli investimenti”

considerato che
le quote, l’esposizione, le condizioni morfologiche, la carenza idrica, l’offerta infrastrutturale eccetera dei luoghi interessati dal nuovo ipotizzato carosello depongono a sfavore dello stesso, che si presenta dunque come un inutile sfregio ambientale e paesaggistico in un’area di rilevante interesse naturalistico e paesaggistico e con preziose testimonianze dell’attività silvo-pastorale e della Grande Guerra 

valutato che
nell’area interessata dai nuovi impianti è stata recentemente segnalata la presenza di specie ed habitat di rilievo europeo tali da consigliare la loro tutela anche al fine di scongiurare nuove denunce per violazione delle direttive europee in materia ambientale

visto che
l’Atto d’indirizzo sul turismo trentino e la Legge provinciale in materia di turismo – nel recepire il contenuto e gli obiettivi del Protocollo turismo della Convenzione delle Alpi – non prevedono per le aree in oggetto e per un territorio con queste caratteristiche uno sviluppo di tipo impiantistico, bensì un modello più soft che sia in grado di recuperare e valorizzare gli elementi ambientali, storici, culturali ed economici tradizionali

considerato che
le associazioni ambientaliste e cittadini locali – singoli o per il tramite di associazioni e comitati – hanno proposto soluzioni alternative, più attente ai bisogni dell’ambiente e delle future generazioni

Tutto ciò premesso

il Consiglio impegna la Giunta provinciale

1. a promuovere e proporre, anche in collaborazione con l’Università di Trento, uno studio per l’implementazione di un modello di sviluppo turistico alternativo alla realizzazione dei nuovi impianti di risalita e delle relative piste, che sappia tutelare e valorizzare l’ambiente naturale, le testimonianze e le potenzialità dell’attività silvo-pastorale, i resti della Grande Guerra, i valori paesaggistici del territorio compreso tra Folgaria e Lastebasse;

2. a valutare l’opportunità di tutelare i siti storici, le specie e gli habitat naturali attraverso l’istituzione di una nuova area protetta nel territorio compreso tra Passo Coe, Malga Val Orsara, Malga Pioverna Alta e Costa d’Agra.

Cons. prov. dott. Roberto Bombarda

 

     

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